In occasione di AMART 2023, mostra organizzata dall’Associazione Antiquari Milanesi presso il Museo della Permanente, inOpera presenta tre inediti mobili eseguiti dal giovane Giuseppe Maggiolini.
Realizzato intorno al 1765 è un tavolo a console trasformabile, capolavoro del Barocchetto milanese intarsiato su fondi di radica di noce.
Di pochi anni successiva è una sontuosa commode, approntata per la corte arciducale in collaborazione con Agostino Gerli e decorata sul fronte da una canestra di fiori intarsiata su disegno di Giuseppe Levati. Mobile impreziosito non solo da bronzi dorati ma anche da un piano impiallacciato in marmo Verde antico.
Accentuate bombature e un treillis radiale intarsiato in bois de rose e bois de violette caratterizzano il terzo mobile, una commode con riserve a motivi floreali tratti da stampe parigine di bouquet di fiori.
In mostra ancora un’opera di Giuseppe Maggiolini. Non più un mobile ma un quadro a tarsia, tra i più celebri capolavori dell’ebanista: I Due amorini eseguiti su disegno di Andrea Appiani ,opera premiata nel 1788 all’annuale concorso dell’Società Patriottica a Brera.
In dialogo con il quadro è il calco del busto di Andrea Appiani eseguito da Camillo Pacetti nel 1820. Proveniente dallo studio di Pompeo Marchesi, è l’unico documento dell’opera perduta. Fu il modello dell’erma scolpita da Marchesi nel 1836 oggi conservata alla Galleria d’Arte Moderna di Milano.
Un inedito ritratto maschile di Eliseo Sala firmato e datato 1848, davvero dimostra che nella Milano del primo Ottocento egli fu degno concorrente di Francesco Hayez.
AMART sarà anche l’occasione per la preview di un inedito e sorprendente capolavoro, significativa aggiunta al canone del mobile italiano: una cornice Rocaille intagliata e dorata immaginata in alcuni disegni di Giovanni Battista Piranesi conservati alla Morgan Library di New York.
Museo della Permanente
Via Filippo Turati 34 – Milano
8-12 novembre 2023
Stand 46