Un tavolo da gioco per Fontainebleau

Pierre-Benoît Marcion Table de bouillotte Fontainebleau

Pierre-Benoît Marcion (1769-1840)

Table de bouillotte, 1813-1816
Legno di rovere e Acajou, impiallacciato in Acajou moucheté; bronzi cesellati e dorati, cm.75,5x110x55,5
Punzone (sul filo del frontale del cassetto): P.MARCION

Provenienza: Parigi, collezione privata; Castello di Fontainebleau
Marchi d’inventario: tre gigli e corona in un ovale, FON. (punzone); F. 1127 (stencil in verde); F 166 (stencil in rosso); F (doppia in controparte) 1596 (stencil in nero)

Acquisito dal Service des Musées de France a beneficio del Museo del Castello di Fontainebleau

Il tavolo fa parte di un gruppo di arredi, eseguiti da Marcion su committenza del Mobilier Impérial, che alla caduta di Napoleone, nel 1814, rimasero presso il suo laboratorio e che l’ebanista nel 1816 propose in vendita al Garde-Meuble Royale. Nel marzo del 1816 Ville d’Avray, intendente generale del Garde Meuble Royal, informa il conte Pradel, direttore generale de la Maison du Roy Louis XVIII, che l’ebanista è disposto a vendere 76 mobili, il cui valore è stimato l’ingente cifra di 35.185 franchi, rimasti presso il suo laboratorio di rue de Choiseul. “Mr Marcion est un des ébénistes de Paris qui fait établir des meubles avec la plus perfection […]”, scrive il “contrôleur” del Garde-Meuble Royal nella relazione che accompagna la pratica di acquisto di questo gruppo di mobili nell’estate del 1816. Si tratta di arredi, continua la relazione, “d’un genre à pouvoir etre utilisé facilment […] de grand modèle, Bois du 1er. Choix, bronzes perfaits, ebénisterie supérieure”. La cifra è ingente, il funzionario di lungo corso ricorda come Marcion fosse, tra i fornitori della corte imperiale, il più caro. Oggi è disposto a vendere il gruppo di mobili, con uno sconto del 30% – accettando anche un pagamento sul budget del successivo 1817; si tratta insomma di un affare assai conveniente per la Corona.

Pierre-Benoît Marcion Table de bouillotte Fontainebleau

Il nostro tavolo, citato nell’ “Etat des Meubles dont Mr. Marcion propose la vente au Garde Meuble de la Couronne” del 25 marzo 1816 (Archives Nationales, A.N.O.1880), entrò così a far parte, assieme ad altri arredi oggi noti come il Secrétaire à abattant conservato al Museo della Malmaison, dei mobili della corona nel luglio 1816. Fu destinato al castello di Fontainebleau – una delle regge in cui numerosi erano i mobili di Marcion della passata stagione napoleonica -, come indicano il punzone d’inventario recante tre gigli coronati e la scritta “FON.”, sul filo della fascia anteriore, e il numero d’inventario F.1127 , dipinto in rosso all’interno del cassetto. Il tavolo rimarrà nel castello anche sotto Luigi Filippo e Napoleone III, come testimoniano i numeri d’inventario all’interno del cassetto.

Sono oggi noti altri due tavoli, stampigliati Marcion, per tipologia e misure in diretta relazione con quello qui presentato. Il primo, conservato presso il “salon latéral de l’appartement double de Prince” del castello di Compiègne, è impiallacciato in piuma di mogano. Non porta i capitelli sulle gambe e i piedi sono costituiti da zampe zoomorfe. La doppia cornice del ciglio e quella che completa inferiormente la fascia, sono del tutto identiche a quelle presenti sul nostro tavolo. Il secondo, citato da Denise Ledoux-Lebard – anch’esso oggi conservato a Compiègne – è impiallacciato in acajou mucheté. Reca i marchi di Fontainebleau a partire dalla Restaurazione; quasi certamente si tratta di un mobile eseguito en-suite con il nostro, ma spogliato di gran parte dei bronzi e delle ruote.

Pierre-Benoît Marcion Table de bouillotte Fontainebleau

Bibliografia:
J.P. Planchon, Marcion ébéniste del Napoléon, Saint-Rémy-en-l’Eau, 2007
D.Ledoux-Lebard, Le mobilier Français du XIX Siècle, Parigi, 1984, p. 464